Le bevande zuccherate causano 180 mila morti ogni anno nel mondo
Un grande studio epidemiologico internazionale dice che l'assunzione di grandi quantità di bevande zuccherate è associata ad un aumento dell'indice di massa corporea (BMI), che a sua volta è collegata con le morti (BMI-correlate) per diabete, per malattie cardiovascolari (CVD) e per il cancro.
In particolare, i ricercatori hanno scoperto che, nel 2010, 132.000 decessi per diabete, 44.000 morti da CVD, e 6000 decessi per cancro nel mondo potrebbero essere attribuiti alla abitudine di bere bibite zuccherate analcoliche, succhi di frutta o bevande sportive.
Lo studio di Gitanjali Singh, PhD, della Harvard School of Public Health, Boston, Massachusetts, e colleghi, è stato segnalato a EPI NPAM 2013, nella Sessione scientifica di Epidemiologia e Prevenzione / Nutrizione, Attività Fisica e Metabolismo 2013.
"Si tratta, sorprendentemente, di un gran numero di morti - decine di migliaia di morti - che vengono causati da consumo di bevande zuccherate". ha spiegato la dottoressa Singh a Medscape Medical News.
Tre quarti di questi decessi BMI-correlate sono da diabete, che "suggerisce che limitare l'assunzione di bevande zuccherate è un passo importante nella riduzione della mortalità del diabete", ha osservato.
"Battaglia in salita" per cambiare le abitudini del paziente.
La dottoresa Singh ha detto che lo studio rafforza la necessità per i medici di incoraggiare i pazienti a bere meno bevande zuccherate.
Inoltre la Singh ha osservato che anche se "è certamente una dura battaglia contro corrente quella necessaria per cambiare la politica pubblica, è pero una cosa importante che i medici, i cardiologi, gli scienziati di salute pubblica, ed i politici sentano davvero il bisogno di sostenere questa battaglia.
Come parte del Global Burden of Disease studio, i ricercatori hanno ottenuto i dati da 114 indagini alimentari nazionali, che rappresentano oltre il 60% della popolazione mondiale.
(Il Global Burden of Disease è una valutazione complessiva regionale e globale di mortalità e la disabilità da gravi malattie, infortuni, e fattori di rischio, gestito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.) [NDR].
Sulla base dei dati provenienti da ampi studi prospettici è stato determinato come i cambiamenti nel consumo di bevande zuccherate influenzino il BMI, ed inoltre, come un BMI influenzi a sua volta lo sviluppo di malattie cardiovascolari, il diabete, e 7 tumori correlati all'obesità (mammella, utero, esofago, colecisti, colon-retto, rene e pancreas).
Utilizzando i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato calcolato il numero di morti BMI-correlati per le CVD, il diabete ed cancro per gli uomini e per le donne tra i 20 a 44, 45 a 64, e oltre i 65 anni di età.
Il consumo medio di zucchero a bevanda varia enormemente, da meno di una bibita (8 once) al giorno in pazienti anziani, o donne cinesi, a più di 5 bibite (40 once) al giorno in giovani uomini cubani.
La maggior parte dei decessi (78%) a causa di bevande zuccherate in eccesso sono state registrate in paesi a basso e medio reddito.
Il Messico, che ha uno dei più alti tassi pro capite al mondo di consumo di bevande zuccherate, ha avuto il maggior numero di decessi correlati a questo fattore di rischio: 318 morti per milione di adulti.
Al contrario, il Giappone, con uno dei più bassi tassi di pro-capite di consumo di queste bevande, ha avuto il minor numero di decessi attribuibili a questo fattore di rischio: circa 10 morti per milione di adulti.
Nel 2010, l'uso di bevande zuccherate è stato correlato a :
- 38.000 decessi per diabete nei paesi dell'America Latina e dei Caraibi.
- 11.000 morti da CVD nell'Asia centrale, ed i paesi centro-eurasiatici.
- 25.000 morti negli Stati Uniti.
il gruppo che ha svolto la ricerca ha concluso che " Le bevande zuccherate sono una delle principali cause di morti evitabili dovute a malattie croniche, non solo nei paesi ad alto reddito, ma anche nei paesi a basso e medio reddito,"
Consigliare ai pazienti di evitare le bevande zuccherate
"L'evidenza che le bevande zuccherate siano associate con l'aumento di peso in eccesso è ben definita; ciò che questi ricercatori hanno fatto è quello di fare un ulteriore passo avanti dicendo che il guadagno di peso in eccesso, che è attribuibile alle bevande zuccherate, in realtà aumenta il rischio di morte per diabete, malattie cardiovascolari e cancro", secondo Rachel K. Johnson PhD, della University of Vermont, Burlington, portavoce della American Heart Association (AHA).
I punti di forza dello studio sono il suo ampio campo di applicazione, ma dato che era uno studio epidemiologico, non può dimostrare rapporti di causa ed effetto, ha osservato Johnson.
Tuttavia, "è certamente una associazione plausibile, e noi dovremmo prenderla sul serio", ha aggiunto.
Secondo la dottoressa Johnson, "La conclusione di fondo è quella di consigliare ai pazienti di evitare le bevande zuccherate, dato che abbiamo sempre più prove che non è una buona scelta."
E' '"particolarmente problematico" che i meccanismi di sazietà non calcolino le bevande nello stesso modo con cui calcolano i cibi solidi. "Se bevi una bevanda zuccherata alle 4 dl pomeriggio, non hai stessa probabilità di 'tagliare' ciò che si mangia per cena nello stesso modo in cui 'taglieresti' se avessi fatto uno spuntino a base di cibi solidi alle ore 16 secondo l'opinione della Johnson.
L'AHA raccomanda che gli adulti non superino le 450 calorie (36 once) a settimana provenienti da bevande zuccherate. In una dichiarazione del 2012, l'AHA e American Diabetes Association ha dichiarato che i dolcificanti artificiali, non nutritivi, possono essere uno strumento per aiutare le persone a ridurre gli zuccheri e le calorie, a patto che non mangino calorie extra per compensare le calorie in meno assunte con le bevande dietetiche.
IN ARGOMENTO:
Zuccheri e obesità, che ruolo hanno i carboidrati nella nostra dieta
Bibite gassate e zuccherate da bambini, cuore a rischio da grandi
Colesterolo: cause, sintomi, diagnosi e cura
Indice Glicemico per gli alimenti
Reflusso gastroesofageo: sintomi, cause e cura
Celiachia: sintomi, test, diagnosi e cura
Stitichezza: cause, sintomi e rimedi
3 giugno 2013