Morti sul lavoro: l’età alza il rischio
Le morti sul lavoro sono ormai un’emergenza nazionale.
Ieri sono morti tre lavoratori. Le morti sul lavoro continuano ad aumentare, continuano ad essere una tragedia quotidiana.
Ieri sono morti un imprenditore agricolo schiacciato da un muletto meccanico, un lavoratore di 60 anni caduto da una scala, infine è precipitato un muratore nei pressi dei binari alla stazione di Brenevento.
Questo Paese sta assistendo ad una strage. Una strage, perché i lavoratori non vengono protetti, non vengono osservate le norme e, soprattutto, questi lavoratori spesso sono anziani.
Muoiono d’infarto, muoiono di fatica, muoiono perché una prestazione che diamo sopra i 60 anni, in un lavoro rischioso e faticoso, espone ad un rischio di morte maggiore.
Muoiono d’infarto i lavoratori che fanno i turni notturni, muoiono spesso quei lavoratori che vengono trascinati dalle pensioni sempre più tardive e dal precariato, per cui non possono andare in pensione perché non ne hanno diritto o devono ancora lavorare per mantenere la famiglia o dei giovani che non trovano lavoro.
Noi abbiamo a cuore le sorti e le vite di tutti questi lavoratori, di quelli che cadono dalle impalcature, dei lavoratori migranti che per una miseria muoiono nei campi di pomodori insieme agli italiani sfruttati.
Noi vogliamo mettere fine a questa strage continua.
Elisabetta Canitano
5 febbraio 2020