Aborto, andiamo oltre le affermazioni di Salvini
In questi ultimi due giorni Salvini ha sollevato con le sue esternazioni il tema dell’aborto. Non è possibile discutere dell’argomento senza ricordare la morte di Valentina Milluzzo.
Valentina era una donna siciliana che aveva una gravidanza voluta, che aveva una complicanza, che aveva bisogno che le fosse detto dai medici: questa gravidanza ti mette a rischio, potresti morire, potresti avere una setticemia.. pensaci, parliamone insieme, dicci cosa vuoi fare.
Nessuno ha detto questa cosa a Valentina perché, secondo alcuni medici obiettori, se sei obiettore, nemmeno puoi spiegare ad una donna che sta rischiando.
Così Valentina è stata lasciata in ospedale oltre due settimane fino a quando è insorta una setticemia.
A quel punto, raccontano i genitori, il medico ha detto: “io sono un obiettore, quindi non posso fare niente. La natura farà il suo corso”. Così Valentina Milluzzo è morta in una brutta giornata di ottobre del 2016.
Quando si parla di aborto, come fa Salvini con leggerezza ed incompetenza, è bene che il leader leghista sappia che parliamo di aborto volontario, parliamo di aborto terapeutico per malformazioni fetali, ma parliamo anche di aborto per cure materne per le quali si rende necessario l’intervento. Purtroppo nemmeno in questo caso si indietreggia, mettendo a rischio la vita delle donne.
Le donne che in questi anni abbiamo aiutato, che abbiamo soccorso dicendo “ha bisogno di un aborto per non rischiare di morire” lo sanno e ci conoscono.
Elisabetta Canitano
19 febbraio 2020
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