Cambia così la malattia professionale
Il ministro della Salute Livia Turco e il collega del Lavoro e previdenza sociale Cesare Damiano hanno firmato ieri il decreto ministeriale che rivede le tabelle delle malattie professionali.
"L'obiettivo prioritario - spiega una nota congiunta dei due dicasteri - è quello di aggiornare le tabelle in base al progresso delle conoscenze scientifiche, e di rendere l'aggiornamento coerente all'evoluzione del quadro normativo nazionale ed europeo".
La principale novità delle nuove tabelle è rappresentata "dall'introduzione dell'indicazione nosologica delle malattie correlate agli agenti causali, con l'indicazione puntuale del numero di codifica internazionale ICD-10. Tale innovazione - sottolineano i ministeri interessati - consente maggiori garanzie a tutte le parti in causa, riducendo di conseguenza i casi di contenzioso.
Inoltre, come ulteriore elemento di garanzia - aggiunge la nota - è stata introdotta una voce aperta di malattia (altre malattie causate dall'esposizione professionale con ICD-10 da specificare per la malattia che si intende denunciare), che permette di riconoscere patologie che, diversamente descritte nella formulazione diagnostica, siano nosologicamente riconducibili allo stesso agente causale".
Altro elemento innovativo è costituito "dall'indicazione delle varie malattie con l'introduzione di una diversificazione del periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione della lavorazione.
Precedentemente, era previsto un periodo unico pur a fronte di malattie con latenza clinica molto differente. Infine - conclude il comunicato - si è conservata la struttura delle precedenti tabelle per facilità di consultazione".
Pagina pubblicata il 01 aprile 2008