Fnomceo, un piano Marshall per risanare debiti
Un progetto di ampio respiro per rendere più solido, con azioni sul lungo periodo, il sistema sanitario italiano universale e solidale, "oggi in ginocchio per i debiti", ma che resta un pilastro importante della società, soprattutto in tempi di crisi.
E' l'appello del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco, che da Torino, al congresso nazionale degli specialisti ambulatoriali del Sumai, invita a un maggiore impegno a difesa del Ssn.
Un appello che nasce dalla situazione di "grave allarme", con un disavanzo per le "aziende sanitarie di 35-40 miliardi, secondo i dati sia della Confindustria sia del ministero del Welfare. Un disavanzo consolidato delle Asl che è una specie di debito pubblico sommerso, poco più di 2 punti di Pil. Si pensi che un bambino che nasce nel Lazio ha già un debito, per la sanità, di 2.600 euro", dice.
Oggi "ci stiamo preoccupando - aggiunge Bianco - di tenere in linea la spesa corrente. I piani di rientro raggiungono come obiettivo quello di allineare la spesa contabile al finanziamento, ed è giusto.
Però, in questi anni di federalismo imperfetto, che in alcune aree del Paese non ha certamente espresso il meglio né della politica né della gestione, si sono creati disavanzi importanti che gravano sulla spesa", spiega il presidente dei medici, che propone un passo avanti nel risanamento dei conti della sanità.
"Non agiamo solo sulla spesa corrente, ma cerchiamo di far in modo che il sistema si liberi dei suoi debiti e acquisti una sorta di pareggio di bilancio in un certo periodo di tempo".
Pagina pubblicata il 05 ottobre 2009