Codacons, moduli di consenso siano uniformi
Esposto del Codacons al Garante della privacy. L'associazione a tutela dei consumatori chiede che i moduli del consenso informato per le prestazioni sanitarie "siano uguali in tutta Italia".
Spesso, infatti, "si chiede l'autorizzazione a trasmettere i dati in modo decisamente eccedente rispetto alle finalità per le quali sono raccolti e dovrebbero essere trattati.
L'esposto parte da una segnalazione di un consumatore che doveva sottoporsi a un'ecografia in uno studio radiologico di Savona.
"Al momento di mettere la firma sul 'solito' modulo per la privacy - si legge in una nota del Codacons - il paziente, invece di firmare e basta, come normalmente fa la gran parte dei consumatori, decide di leggere alcuni passaggi scritti sul modulo e scopre che, firmando, avrebbe autorizzato a comunicare i suoi dati (quali?) 'in Italia o all'estero' (?), alle società di assicurazioni, alle banche, e, come se non bastasse, alle società operanti nel settore dei trasporti, spedizioni o comunicazioni, professionisti (quali?) e consulenti (di chi?)".
Il Codacons "sta sostenendo da tempo che, in campo medico, i moduli sulla privacy e il consenso informato vadano cambiati e resi più trasparenti.
In caso di intervento chirurgico, ad esempio, il consenso sembra sempre più utilizzato dai medici per salvarsi da possibili ritorsioni legali che non per informare effettivamente il paziente, consentendogli una libera e consapevole scelta.
Troppo spesso i rischi sono evidenziati in modo poco chiaro. Per questo chiediamo al ministero del Welfare che, per ogni intervento o anche un semplice esame diagnostico, ci sia un modello standardizzato di consenso informato uguale in tutta Italia, stabilito direttamente dall'Istituto superiore di sanità, autorizzato dal ministero della Salute e dal Garante della privacy, in accordo con le diverse categorie interessate, compresi ovviamente medici e consumatori".
Da regolare diversamente anche le modalità di consegna del consenso informato. "Spesso - conclude il Codacons - viene dato al consumatore 10 minuti prima dell'intervento, rendendo la rinuncia praticamente impossibile".
Pagina pubblicata il 13 settembre 2009