Federlab, rischio chiusura con nuove tariffe
Rivedere il nuovo nomenclatore tariffario per la specialistica ambulatoriale dei laboratori d'analisi, "o sarà la fine per molti di questi che saranno costretti a chiudere".
E' l'allarme lanciato da Federlab Italia, il coordinamento nazionale dei laboratori d'analisi che oggi a Roma ha incontrato il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio, al convegno 'I laboratori di analisi: una risorsa, non un problema'.
Il coordinamento nazionale, che riunisce il 70% dei laboratori di tutta Italia, non condivide affatto il nuovo nomenclatore
Secondo Federlab, non c'è alcun adeguamento tariffario rispetto ai costi che sono incrementati negli ultimi anni, e l'impatto complessivo potrebbe attestarsi sul 10% in meno di ricavi rispetto al 'tariffario Bindi' del 1997.
Federlab ha presentato anche una rilevazione condotta da Antonello Zangrandi, docente all'università Bocconi di Milano, su 26 laboratori italiani di 4 regioni diverse (Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia). L'analisi dimostra che tutti i laboratori, grandi e piccoli, saranno a rischio chiusura nel giro di 6-8 mesi.
"Dallo studio - ha sentenziato Vincenzo D'Anna, presidente di Federlab - emerge che l'ipotesi del nuovo nomenclatore è improponibile. La proposta, inserita nei bilanci anche dei più grandi laboratori italiani, ne determinerebbe il fallimento".
L'appello di D'Anna si estende anche alla "disparità tra strutture private e pubbliche", che secondo il numero uno di Federlab dovrebbe essere eliminata.
"Noi laboratoristi non meritiamo la ghigliottina", ha concluso. L'invito è stato accolto da Fazio che ha ribadito l'impegno del Governo: "Non difendere microinteressi, ma proteggere gli interessi della sanità e del mondo del lavoro. Un buon privato - ha concluso - deve essere assolutamente equivalente ad un buon pubblico, perché il lavoro dei laboratoristi è essenziale per le decisioni cliniche".
Doctornews33
Pagina pubblicata il 01 luglio 2009