Reni malati per 1 italiano su 10, 50mila in dialisi
Reni malati per un italiano su dieci. "Ormai l'insufficienza renale cronica è una pandemia, che nel mondo vede 2,5 milioni di persone in dialisi o sottoposte a trapianto ogni anno, e circa 50.000 italiani in terapia sostitutiva della funzione renale.
Un piccolo esercito in dialisi che assorbe il 2% della spesa sanitaria totale. E che aumenta con un ritmo del 7-8% l'anno". Parola di Alessandro Balducci, nefrologo del San Giovanni di Roma e segretario della Società italiana di nefrologia (Sin), che oggi a Roma ha presentato i temi del prossimo congresso nazionale della Sin, in programma a Bologna dal 7 al 10 ottobre. "Si tratta di un problema crescente, legato a doppio nodo a malattie della civiltà e del benessere come diabete e ipertensione.
E che - sottolinea Balducci - vede l'Italia all'ottavo posto nel mondo per numero di malati, subito dopo la piccola Taiwan, dove sembra che l'abuso incontrollato di erbe medicinali sia alla base di molte nefriti. Bisogna sottolineare che per i pazienti con funzione renale ridotta l'aspettativa di vita è pari a circa un terzo rispetto alla popolazione generale". Ecco perché i ricercatori sottolineano l'importanza di diagnosi precoce e prevenzione, grazie a un'alleanza con il medico di famiglia.
Che già ha dato i primi frutti: da uno studio condotto da Sin e Simg (Società italiana di medicina generale), misurando la creatinina in 77 mila persone, gli esperti hanno prodotto una stima della situazione più grave.
Circa 1 milione e mezzo di italiani ha una funzione renale ridotta. Persone che rischiano di finire in dialisi o nelle liste di attesa per i trapianti di rene, "che oggi contano circa 6-7.000 nomi. E la stessa dialisi rappresenta un costo: per ogni paziente si spendono da 35.000 a 50.000 euro l'anno", sottolinea Antonio Santoro, nefrologo del Sant'Orsola Malpighi di Bologna e presidente del Comitato organizzatore del Congresso.
Pagina pubblicata il 24 giugno 2009