Poretti, su Ru486 il Senato fa ostruzione all'Aifa
"L'obiettivo era, e resta, quello di interferire e ostacolare il lavoro dell'Aifa.
Infatti, nonostante le rassicurazioni, l'Agenzia italiana del farmaco ancora non ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale la delibera di immissione in commercio del Mifegyne* (Ru486) dello scorso 30 luglio, nonostante il direttore generale dell'Aifa Guido Rasi sia stato incaricato dal Cda lo scorso 19 ottobre".
Così Donatella Poretti, radicale eletta nelle fila del Pd e segretario della Commissione Sanità del Senato, sull'indagine conoscitiva avviata per tirare le somme sull'aborto farmacologico e verificarne la compatibilità con la legge sull'aborto.
"Dalla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva - sottolinea Poretti in una nota - la commissione Igiene e sanità del Senato su un totale di 24 sedute, ben 16 le ha dedicate all'indagine conoscitiva sulla Ru486.
Da domani (oggi ndr) altre 4 sedute sono già previste, perfino una notturna, e monopolizzeranno i lavori della settimana. Davvero - chiede polemica la senatrice radicale - non c'erano altri temi da trattare inerenti alla salute e alla sanità?".
"Oltre 700 giorni per una procedura di mutuo riconoscimento di un farmaco che solitamente ne impiega 90 - fa notare Poretti - una situazione che espone il nostro Paese a rischio di una apertura di infrazione a livello di Unione Europea, o di una immissione forzata in base alla direttiva del mutuo riconoscimento.
Trattasi di uso improprio delle istituzioni. Anche di questo - conclude la senatrice con un'ultima stilettata - sarà bene si discuta in Commissione, giunta finalmente nella fase conclusiva di questa indagine ideologica".
Pagina pubblicata il 23 novembre 2009