La protesta dei medici arriva anche al Sud
Prosegue la protesta dei medici in difesa del Servizio sanitario nazionale. Dopo l'avvio il 19 gennaio a Roma, ieri la 'vertenza salute' è sbarcata al Sud.
Alla presenza dei leader dei sindacati della dirigenza medica e veterinaria del Ssn, "circa 1.000 camici bianchi" delle regioni del Mezzogiorno si sono dati appuntamento a Napoli "per dire no alla distruzione della sanità pubblica".
A riferirlo all'ADNKRONOS SALUTE è il segretario dell'Anaao Assomed, Carlo Lusenti, presente alla manifestazione andata in scena nel capoluogo campano. Le sigle denunciano un "quadro drammatico: nessuna risposta alle esigenze dei cittadini e degli operatori; nessun progetto per l'ammodernamento e la messa in sicurezza del Ssn; risorse ancora inadeguate; nuovi tagli di posti letto ospedalieri, che saranno 10 mila in meno, e del personale; nessuna risposta alla piaga delle liste d'attesa, che le Regioni scaricano sui medici; aumento delle denunce e degli scandali che mostrano una connivenza sempre più diffusa fra sanità e malaffare", elencano.
"Questa manifestazione - sottolinea Lusenti - conferma che c'è sintonia all'interno della categoria sui temi alla base della vertenza. I mille camici bianchi presenti qui a Napoli, che per venire hanno utilizzato i loro giorni di ferie, dimostrano di credere nella bontà e nella necessità di questa vertenza. Sappiamo che il cammino sarà lungo e difficile - conclude Lusenti - ma noi non facciamo iniziative estemporanee per obiettivi di giornata". Prossimo appuntamento con la 'vertenza salute': manifestazione il 16 febbraio a Milano.
Pagina pubblicata il 04 febbraio 2010