La sanità che verrà. Ed i conti non tornano
INTERVISTA ALL'ON. LIVIA TURCO
In un lungo intervento alla 1° Conferenza Nazionale della professione medica, "I medici per una buona sanità", organizzato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri a Fiuggi, il 13 ed il 14 giugno, il ministro del Welfare e della Salute, Maurizio Sacconi, nel pomeriggio del 13 giugno, ha annunciato che i livelli esenziali di assistenza (LEA) non hanno la copertura finanziaria necessaria. Mancherebbe, infatti, un miliardo di euro, pertanto si prevede una manovra finanziaria anticipata a settembre, per la quale sono già in corso delle contrattazioni. Su questo punto, abbiamo raccolto la reazione dell'on. Livia Turco, ministro della salute nel precedente Governo, intervenuta anche lei al convegno FNOMCeO, a Fiuggi.
Il ministro Maurizio Sacconi ha dichiarato che manca un miliardo di euro per la copertura dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e che dopo una prevedibile manovra finanziaria anticipata a settembre, si pronuncerà la Corte dei Conti. Cosa risponde a questa dichiarazione?
Rispondo che non ho capito. Per finanziare i LEA, il mio Governo lavorò due anni, dopo i quali riuscimmo a passare da 90 a 103 miliardi di euro. Se, oggi, la questione è che occorre 1 miliardo di euro in più, il Governo farebbe bene a trovarlo. Non vorrei, invece, che la scelta fosse quella di ridurre ulteriormente le risorse alla sanità pubblica.
Il ministro Sacconi, presentando il metodo di lavoro del nuovo Governo per le politiche sanitarie e della salute, ha parlato di un libro verde, come si usa nella Commissione Europea, su cui raccogliere commenti e proposte, in merito ad un programma riassunto in 10-15 pagine e di una forte cabina di regia Stato-Regione, con un controllo quasi aziendale sui bilanci delle aziende sanitarie locali e gli assessorati regionali. Che effetto le fa, secondo lei è fattibile?
Non lo so, anche perché non ho capito bene la proposta. In ogni caso andrebbe letta e scritta nero su bianco. Di certo so che noi abbiamo portato avanti una politica di rifinanziamento dei LEA, perché la sanità pubblica ha bisogno di risorse e nello stesso tempo abbiamo puntato ad una politica di efficienza, attraverso i piani di rientro. Io auspico che il nuovo Governo continui con il finanziamento della sanità pubblica. Se poi occorrerà trovare degli strumenti in più, discuteremo. Ma è importante, che questi strumenti in più da cercare, siano chiari.
di Monica Soldano
Pagina pubblicata il 18 giugno 2008