Agenas cresciuta ma serve chiarire ruolo
L'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) "è molto cresciuta nell'ultimo anno e mezzo" e ha "lavorato bene" come strumento di supporto tecnico alle Regioni. Anche se non sono mancati i limiti "legati soprattutto alla carenza di indicazioni chiare sul suo ruolo, in particolare per funzioni 'condivise' con altri istituzioni, ministero della Salute in primis".
Dunque risulta quanto mai necessario un "riordino dell'agenzia che ne rafforzi anche la terzietà nel rapporto tra Stato e Regioni". E' il bilancio di Aldo Ancona, direttore fino a pochi giorni fa dell'Agenas.Il suo mandato , infatti, scaduto il 13 agosto era stato prorogato fino al 27 settembre. Per la sua sostituzione si è fatto già il nome Fulvio Moirano, direttore generale dell'Asl Cn1 di Cuneo, la cui candidatura potrebbe essere forse già oggi all'attenzione degli assessori regionali. Ancona si ritiene soddisfatto del lavoro fatto all'Agenas.
"Complessivamente l'agenzia - ha spiegato Ancona all'ADNKRONOS SALUTE - ha acquistato vitalità in questo anno e mezzo. Credo di aver fatto il mio dovere ma devo molto al quadro dirigente e al personale". Ancona ricorda che solo a febbraio 2007, data del suo insediamento "l'Agenas non era ancora agenzia nazionale.
Ma ho trovato una struttura di qualità anche se piccola. Il personale di ruolo non superava le 10 unità. Si basava sul precariato e le attività erano ferme".
Oggi la situazione è diversa. "Sul fronte del personale abbiamo stabilizzato i dipendenti ed è cresciuto l'organico, anche perché sono aumentate le attività e le funzioni".
La svolta, ovviamente, è stata 'l'arrivo dell'Ecm', l'Educazione medica continua, oggi affidata all'agenzia. "l'Ecm, anche se formalmente ha ancora sede presso il ministero, è competenza dell'Agenas.
E questa novità è stata fondamentale perché ha fatto sì che la struttura non rientrasse in quella norma del decreto 112 che prevede la cancellazione delle strutture sotto i 50 posti in organico. Con l'Ecm oggi siamo a 60 unità". Ma si tratta ancora di "una partita tutta da giocare", visto che le attività sono per il momento bloccate.
Pagina pubblicata il 02 ottobre 2008