Funzione pubblica sorpresa da protesta su 'pagelle'
«Appare sorprendente la levata di scudi delle organizzazioni sindacali contro l'applicazione del protocollo sottoscritto con Fiaso. Saranno comunque le aziende sanitarie e ospedaliere a dover attivare tutte le procedure di relazioni sindacali e contrattuali per l'applicazione del sistema di valutazione e incentivante».
E' la replica del dipartimento di Funzione pubblica alla richiesta, avanzata da alcune organizzazioni sindacali del settore sanitario, di sospendere l'applicazione del protocollo sulla valutazione del personale sanitario del Ssn, firmato lo scorso 20 gennaio dal ministro Renato Brunetta e dal presidente della Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere).«Il testo dell'intesa - riferisce il dipartimento in una nota - è in linea con analoghi protocolli sottoscritti dal ministero con diverse altre associazioni di datori di lavoro (Anci, Upi, Unioncamere) al fine di accompagnare l'applicazione concreta di quanto disposto dal decreto legislativo 150 del 31 ottobre 2009, la cosiddetta riforma Brunetta della pubblica amministrazione. Questi protocolli sono ovviamente conformi alla legislazione vigente e alle norme contrattuali».
Il dipartimento della Funziona pubblica ricorda quindi gli obiettivi stabiliti dal protocollo: effettuare preventivamente la valutazione e l'analisi degli effetti dei decreti di riforma del lavoro pubblico nelle Asl; stimolare la partecipazione delle aziende del Ssn all'iniziativa 'Mettiamoci la faccia', attraverso l'attività di sperimentazione e rilevazione della soddisfazione dei pazienti basata sull'utilizzo di 'emoticon'; migliorare la rilevazione di dati e la sperimentazione di modelli di innovazione tecnologica applicati al campo sanitario; stimolare la partecipazione delle amministrazioni al progetto 'Linea Amica', il contact center multicanale della pubblica amministrazione.
«Come si vede - sottolinea il dipartimento - si tratta di azioni che mirano esclusivamente a migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione nella fornitura al cittadino-cliente di beni e servizi pubblici nel settore sanitario. Se qualche organizzazione sindacale ne ha paura, non ha che da confessarlo esplicitamente».
Pagina pubblicata il 04 marzo 2010