Disturbi del desiderio in post menopausa, la terapia al testosterone serve a poco
Negli Stati Uniti è stato dato in passato molto testosterone (l'ormone maschile) e il DHEA (ormone maschile debole) alle donne in post menopausa pensando che fosse utile per aumentare l'energia, il desiderio sessuale, e il buon umore.
In realtà non serve per nessuna di queste cose, tranne che per il desiderio sessuale, che però aumenta talmente poco che non c'è nessun motivo per esporsi agli effetti collaterali di questi ormoni.
Questo articolo americano ci dice come non ci sia nessuna evidenza che queste somministrazioni siano utili, compreso il cerotto Intrinsa del quale si sta occupando l'Ente europeo per i farmaci. Insomma, non è lì che sta la causa della poca attività delle donne grandi adulte. Meglio non intossicarsi invano, nonostante la pressione dei media negli ultimi anni a questo proposito.
Secondo una nuova linea guida pratica emessa dalla Società Endocrinologica, non c'è evidenza per sostenere l'uso del testosterone o del deidroepiandosterone (DHEA) da parte di donne con bassi livelli di questi ormoni, con la possibile eccezione delle donne in post menopausa a cui è stato diagnosticato disordine del desiderio sessuale ipoattivo.
La linea guida, che aggiorna una versione del 2006, è pubblicata nel numero di ottobre del Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.
"Non abbiamo nessun nuovo dato per sostenere l'uso del testosterone o DHEA in donne sane, e non c'è evidenza per una sindrome di deficienza androgena", ha spiegato a Medscape Medical News la vicepresidente della Società Endocrinologica, Margaret E. Wierman, medico, dell'Università del Colorado a Aurora Colorado.
Nello specifico, ha aggiunto l'esperta, il testosterone non è raccomandato per trattare donne con infertilità o disfunzione cognitiva, cardiovascolare, metabolica o sessuale (a parte il desiderio sessuale ipoattivo) o per promuovere la salute delle ossa o il benessere.
Secondo la linea guida, c'è un'evidenza limitata che suggerisce che le donne in post menopausa con disordine del desiderio sessuale ipoattivo possano beneficiare di una dose di prova di testosterone da 3 a 6 mesi. Ma queste pazienti dovranno essere monitorate da vicino per i segni di eccesso di androgeni, come acne o irsutismo e la sicurezza a lungo termine, specialmente il rischio di malattia cardiovascolare, è sconosciuto.
Inoltre, "l'ulteriore ostacolo sulla strada... è che attualmente non ci sono preparati di testosterone per donne approvati dalla FDA negli Stati Uniti", e il cerotto al testosterone per le donne non è più approvato in Europa, ha chiarito a Medscape Medical News la dottoressa Wierman.
Alcuni medici però ancora optano per prescrivere la terapia con testosterone a donne altrimenti in salute in modo non conforme, ha commentato l'esperta: "se volete usare in modo non conforme il testosterone attraverso un composto preparato in farmacia (o con una piccola quantità di testosterone maschile – cosa che non raccomandiamo), dovete essere veramente attenti a monitorare i livelli di testosterone... in modo da non oltrepassare la media normale".
Preoccupazioni sulla sicurezza a lungo termine
La Società Endocrinologica, insieme a numerose altre agenzie cliniche - l'American College di Ostetricia e Ginecologia (ACOG), Società Americana per la Medicina Riproduttiva (ASRM), Società Europea di Endocrinologia (ESE) e la Società Internazionale Menopausa (IMS) – ha messo insieme un'unità operativa per riconsiderare i dati pubblicati sul testosterone e DHEA e aggiornare la precedente linea guida sulla terapia androgena nelle donne.
Uno studio fase 3 sull'unico prodotto che era disponibile per le donne con disordine del desiderio sessuale ipoattivo – un cerotto al testosterone chiamato Intrinsa (Warner Chilcott) – ha mostrato che "produceva un modesto effetto sulla funzione sessuale – un aumento consistente in un episodio di relazioni sessualmente soddisfacenti al mese senza gravi effetti collaterali in un anno di terapia", ha spiegato la dottoressa Wierman.
Approvato nel 2006 dall'Agenzia dei Farmaci Europea, Intrinsa era indicato per donne con disordine del desiderio sessuale ipoattivo e con ovaie rimosse chirurgicamente.
Ma la FDA non ha mai approvato questo cerotto (Procter and Gamble) nonostante l'approvazione in Europa, a causa delle preoccupazioni riguardo al cancro al seno e potenziale rischio cardiovascolare a lungo termine, ha notato la dottoressa Wierman.
E nel 2012, la compagnia ha chiesto il ritiro dell'autorizzazione di marketing EU per questo farmaco.
I livelli di testosterone non sono correlati ai sintomi
"Quando abbiamo analizzato gli studi passati, abbiamo trovato che molte donne che avevano bassi livelli di testosterone misurati con tecniche più vecchie o nuove non mostravano nessun segno o sintomo preoccupante - ha chiarito la dottoressa Wierman - come risultato, i medici non possono fare una diagnosi di deficienza androgena nelle donne".
La media normale per il livello in circolo di testosterone nel sangue è da 250 a 800 ng/dL negli uomini e di dieci volte più basso nelle donne – da 15 a 40 ng/dL – e solo da 0 a 20 ng/dL nelle donne post menopausa, che solo nuovi spettroscopi di massa ultrasensibili possono misurare, ha aggiunto l'esperta.
"Come endocrinologi, sentiamo che se qualcosa come il livello di testosterone è basso, dovremmo poter riportarlo nella norma... e vedere... livelli che sono correlati con segni o sintomi o risposta alla terapia. Ora che abbiamo spettroscopi di massa ultrasensibili, possiamo aspettarci di vedere una chiara risposta al testosterone in donne con bassi livelli. Ma questo non è accaduto".
"Sebbene una limitata ricerca suggerisca che la terapia con testosterone in donne in menopausa possa essere legata a una migliorata funzione sessuale, ci sono troppe domande senza risposta per giustificare il prescrivere terapia con testosterone a donne altrimenti sane", ha osservato la dottoressa Wierman.
E i pochi studi che hanno osservato la somministrazione del DHEA, un precursore del testosterone, a donne con bassi livelli di testosterone, non hanno mostrato neanche loro nessun beneficio.
Nel frattempo, la definizione di disordine del desiderio sessuale ipoattivo è cambiata, entrando nel Manuale statistico dei disordini mentali, quarta edizione (DSM-4) a DSM-5, ha osservato la dottoressa Wierman "la nuova definizione dice che deve arrecare disagio alla persona, il che è sensato".
Tuttavia, concludono gli autori, per chiarire il ruolo del testosterone nelle donne sono necessari ulteriori approfondimenti.
Intanto la casa farmaceutica che ha fabbricato questo cerotto è rientrata ampiamente delle spese e ha anche guadagnato parecchio, grazie alla sapiente sponsorizzazione di medici ben noti ai media.
Cari cittadini, diffidate dalle ricette miracolose... in questo caso, dall'elisir d'amore.
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15 ottobre 2014