Menopausa e esposizione alla luce del sole
La fissazione del calcio nelle ossa avviene ad opera della vitamina D protettiva, che può essere introdotta con alcuni cibi di origine animale (burro, fegato...), ricchi però anche di grassi saturi e colesterolo, nonché di vitamina A (o retinolo), il cui eccesso aumenta notevolmente il rischio di fratture da osteoporosi nelle donne dopo la menopausa.
Può anche essere prodotta da un suo precursore immagazzinato nella pelle, quando questa viene esposta ai raggi UV del sole. Questi precursori sono contenuti in molti alimenti vegetali, privi di grassi saturi, di colesterolo e di vitamina A preformata.
Per produrne le quantità ottimali, sarà sufficiente qualche ora alla settimana di una piacevole attività fisica all'aria aperta (es. camminare, meglio se in un parco o nella natura, curare il giardino, andare in bicicletta ...), preferendo la prima metà del mattino o la seconda del pomeriggio, quando prevalgono i raggi UVA rispetto ai più dannosi UVB, e proteggendo comunque la pelle del viso, più sensibile all'invecchiamento da raggi solari.