La menopausa e il fumo: perchè smettere di fumare
E' importante smettere di fumare? Sicuramente!
Il fumo anticipa la menopausa e amplifica i disturbi connessi (vampate di calore, secchezza della vagina, formazione di rughe, ecc).
Inoltre aumenta in maniera molto rilevante il rischio di malattie cardiovascolari, di tumori, di osteoporosi e raddoppia il rischio di fratture.
Se la donna fuma, potrà cogliere questa occasione per smettere. Le stime dei massimi epidemiologi mondiali attribuiscono a chi muore a causa del fumo, nel complesso dei paesi sviluppati, una perdita di oltre 15 anni di aspettativa di vita.
E' ormai provato che circa un fumatore su due muore a causa del fumo.
Smettendo di fumare, chi non avesse già contratto una malattia inguaribile può recuperare quasi per intero gli anni di vita che avrebbe perso continuando a fumare: mediamente circa 7 anni per ogni fumatore e 15 anni per chi muore a causa del fumo. 
Molti medici di famiglia dell'ASL Città di Milano hanno aderito a un programma aziendale antifumo di buona efficacia e sapranno fornire gratuitamente alle proprie assistite utili consigli, materiali (per la misurazione del picco di flusso espiratorio, del monossido di carbonio-CO nell'espirato, opuscoli, adesivi) e il sostegno morale necessario per aiutarle a smettere.
All'occorrenza il Medico di famiglia utilizzerà anche farmaci di efficacia provata (terapia sostitutiva nicotinica-TSN o bupropione) che aumentano sostanzialmente le probabilità di successo.
Quali vantaggi riserva il Programma ASL alle assistite (e assistiti) che si impegnano a smettere?
La salute (circa 6-7 anni di vita in più) è l'incentivo principale ricevuto, oltre a tutti i vantaggi "immediatamente paganti" costituiti dalla diminuzione o scomparsa di disturbi fisici e di problemi estetici, da migliori performance fisiche, sportive e sessuali e da una migliore sintonia con il resto del mondo.
Vi è inoltre un vantaqqjo finanziaro. Infatti chi smette si ritrova con circa 800 Euro netti in più ogni anno per il resto della sua vita: questo è infatti il prezzo medio per un anno di 15 sigarette al giorno (quantità media fumata in Italia), fino a 2.000 Euro/anno per chi fuma di più o utilizza marche costose.
A questo si aggiungono i soldi risparmiati in ticket per visite e accertamenti specialistici, di cui i fumatori hanno maggiore necessità. Inoltre, per chi entra nel programma di disassuefazione, qualora il medico ritenga appropriata una terapia nicotinica sostitutiva, il Distretto fornirà una settimana di trattamento gratuito (valore commerciale di circa 23 Euro) con il prodotto considerato più adatto per quella paziente.
Infine, a chi ha comprovatamente smesso da 2 anni (verifica con misurazione del CO espirato attuata nelle ore pomeridiane), e che esibisce gli scontrini comprovanti l'utilizzo di un farmaco efficace (T5N o bupropione) all'ingresso nel programma, come supporto alla cessazione, sarà dato un rimborso forfettario fino a 152 Euro netti. 
