Menopausa, la terapia cognitivo-comportamentale scaccia i sintomi
Menopausa e sintomi. La notizia è che una terapia cognitivo-comportamentale, con poche sedute, potrebbe ridurre i sintomi della menopausa. Questa è la sintesi di uno studio pubblicato sulla rivista specialistica britannica "Menopause".
La menopausa arriva prima o poi perché è un periodo fisiologico della vita di ogni donna. L'approccio sbagliato è quello di trattare quindi la menopausa come se fosse una malattia cronica. E' un errore ricorrere quindi a farmaci per un tempo indefinito o addirittura fare ricorso a dei centri specialistici.
I sintomi tipici, che non sempre tutte le donne avvertono come intollerabili, sono le vampate di calore, sudorazione notturna, insonnia o disturbi digestivi.
Lo studio portato a termine dal King's College di Londra va verso il trattamento di questi sintomi con metodi alternativi. Si può superare questo periodo senza ricorrere alla Terapia ormonale sostitutiva (TOS) che, anche se efficacie, comporta dei rischi di cancro al seno e di malattie cardiache.
La ricerca coordinata da Myra Hunter ha consentito di rilevare gli effetti positivi dopo sei settimane di terapia cognitivo-comportamentale. Oltre i due terzi, infatti, delle donne che hanno partecipato a sessioni terapeutiche collettive e di auto-aiuto hanno rilevato una riduzione "clinicamente significativa" dei sintomi più comuni.
Secondo la Hunter, i risultati dimostrano che questo tipo di approccio è un'alternativa efficace per le donne durante la transizione verso la menopausa e la postmenopausa".
Lo scopo della terapia, ha chiarito la ricercatrice, è quello di modificare alcuni modi di pensare che portano a comportamenti errati che poi innescano la sintomatologia fisica.
La Hunter ha spiegato che il primo obiettivo dell'intervento terapeutico passa per l'accettazione del sintomo con "esercizi di respirazione per focalizzare l'attenzione lontano dai flash di calore e dai pensieri negativi".
Lo studio è stato eseguito su 140 volontarie soggette a sudorazione notturna e vampate di calore. Tutte presentavano almeno 10 episodi settimanali. Una parte delle donne è stata quindi indirizzata alla terapia di gruppo, mentre un'altra alla terapia di auto-aiuto.
Il risultato ottenuto dopo sei settimane è stato incoraggiante. Il 73% delle donne che hanno partecipato alle sessioni di auto-aiuto ha riferito di un calo significativo dei sintomi. Stesso risultato, anche se su una percentuale di poco inferiore (65%) per quelle che hanno frequentato la terapia di gruppo.
La percentuale delle donne che invece non avevano utilizzato nessuno dei due trattamenti crolla al 21%.
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12 marzo 2012