Farmaco anti-cancro nei topi fa arretrare l'Alzheimer in poche ore
Il bexarotene è un diffuso farmaco antitumorale autorizzato dalla FDA per la cura dei linfomi, è stato scoperto che è anche in grado di far regredire i sintomi del morbo di Alzheimer.
La notizia, pubblicata su Science, è sorprendente anche perché i tempi di azione del farmaco sono molto rapidi.
Gli studiosi della Case Western Reserve University School of Medicine hanno potuto infatti osservare che, dopo appena sei ore dall'assunzione del bexarotene, memoria e comportamento migliorano in modo significativo.
Attenzione, la sperimentazione è stata finora portata a termine solo sui topi colpiti dalla malattia.
Le cavie ammalate e incapaci di svolgere le normali funzioni, come il riconoscimento di oggetti o materiali utili alla costruzione della propria tana, dopo l'assunzione del farmaco tornavano alla normalità.
Tra le cause dell'Alzheimer c'è la formazione di depositi di beta-amiloide, una proteina tossica che si forma nel cervello "soffocando" di neuroni.
Ebbene, secondo lo studio, il bexarotene favorisce la produzione di una molecola, l'Apolipoproteina E (o ApoE), che come uno spazzino libera il cervello dalle placche di beta-amiloide. Attività che, a quanto pare, svolge un tempo brevissimo riducendo fino al 75% i depositi di i beta-amiloide.
In ogni caso, come raccomandano anche gli stessi autori della ricerca, finora è stato dimostrato che il farmaco funziona solo sui topi. È necessario andare quindi avanti nella sperimentazione per constatare le reazioni degli esseri umani.
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11 febbraio 2012