Ancora troppi sprechi in Sanità
Sono ancora troppi nel nostro Paese gli sprechi nella spesa farmaceutica, con ampi margini su cui si può intervenire
Lo ha ricordato Ferruccio Fazio, viceministro alla Salute, intervenendo ieri all'assemblea pubblica di Farmindustria all'Aquila. Al termine dell'assemblea, Fazio ha riunito anche la Cabina di regia per la ricostruzione della sanità locale dopo il terremoto del 6 aprile scorso.
L'Italia, ha ricordato Fazio, è uno dei Paesi che offre la maggiore copertura farmaceutica a carico del servizio pubblico e il miglior "accesso ai farmaci compresi quelli orfani (per le malattie rare) e gli oncologici".
L'invecchiamento della popolazione, però, fa aumentare la spesa sanitaria generale ed è "necessario prendere provvedimenti incisivi" per frenare la crescita della spesa. Per Fazio, esistono ancora ampi margini di sprechi per esempio sul territorio, con prescrizioni non sempre adeguate e lo scarso utilizzo dei farmaci generici.
Ma è preoccupante anche lo sforamento della spesa farmaceutica ospedaliera che nel 2008 si è attestata "a 3.670 milioni di euro, il 3,7% del Fondo sanitario nazionale".
Secondo Fazio, esistono "ampi margini di inefficienza e inappropriatezza in tutti i settori - ha spiegato - di acquisti di beni e servizi fra cui, appunto, i farmaci ospedalieri". "In troppe realtà - denuncia Fazio - gli acquisti di beni e servizi non sono centralizzati a livello regionale, ma gestiti direttamente dalle Asl e dalle aziende ospedaliere, spesso con enormi differenze di prezzo per l'acquisto dello stesso prodotto.
Occorre centralizzare e ottimizzare gli acquisti regionali di beni e servizi. E proprio per questo abbiamo avviato un tavolo con le Regioni e la Consip, la Concessionaria dei servizi pubblici.
Già almeno dieci Regioni, tra cui proprio l'Abruzzo, stanno valutando di affidare alla Consip l'incarico per l'acquisto centralizzato di beni e servizi da cui ci attendiamo per il Paese risparmi dell'ordine di miliardi di euro".
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Pagina pubblicata il 25 giugno 2009