Impianto contraccettivo sottocutaneo
Definizione
L'impianto contraccettivo è una formula popolare di contraccezione reversibile a lungo termine. Il Norplant, il primo impianto contraccettivo, divenne disponibile nel 1983 ma fu poi tolto dal mercato a causa della non soddisfazione delle pazienti riguardo agli effetti avversi che portarono infine a molte cause legali contro il produttore. Era anche difficile da togliere.
Gli impianti attualmente disponibili, il Nexplanon e il suo modello di prima generazione, l'Implanon, contengono il progestinico etonogestrel. Il vantaggio di questa forma di contraccezione è che fornisce una efficace contraccezione a lungo termine che non dipende dalla quotidiana conformità a una prescrizione da parte dell'utente.
Come si usa
La generazione più recente di strumenti impiantabili è la più efficace forma di controllo delle nascite disponibile e può di solito essere inserita da professionisti esperti in meno di un minuto. La percentuale di gravidanze con l'impianto è 0.05% che è leggermente più bassa della spirale al levonorgestrel (0.2%) e della spirale con il rame (0.6%).
Un rilascio di 25-30mg/giorno di etonogestrel è il dosaggio necessario per sopprimere l'ovulazione. Con questo strumento la percentuale iniziale di rilascio è 60-70 mg/giorno che decresce lentamente col tempo fino a circa 30 mg/giorno. I massimi livelli di siero si raggiungono di media il quarto giorno dopo l'inserzione.
Dopo la rimozione dell'impianto, i livelli nel siero di etonogestrel diventano non rilevabili entro una settimana.
Sicurezza
L'impianto contraccettivo è attualmente approvato per la contraccezione delle donne, incluse le donne nullipare, le adolescenti e le madri che allattano al seno. E' stato studiato per l'uso nelle donne con dolore pelvico e endometriosi; ulteriori usi di questo strumento sono argomento di ricerche in corso.
I Criteri Medici US di Eligibilità per Uso Contraccettivo, pubblicati dai Centri per il controllo delle Malattie e la Prevenzione, guidano i professionisti riguardo la sicurezza dell'uso di impianto contraccettivo in pazienti con altre condizioni mediche.
L'impianto contraccettivo è sicuro o i rischi di danno sono ritenuti superati dal beneficio del contraccettivo nelle seguenti situazioni, in cui quindi si può considerare l'ipotesi di metterlo:
- Fumare sigarette
- Infezione in corso con o storia di malattia sessualmente trasmessa o malattia infiammatoria pelvica
- Obesità (nota: l'impianto contraccettivo è stato studiato in donne fino al 130% superiori del peso corporeo ideale; l'efficacia dell'impianto in donne obese è ancora in corso di ricerca)
- Ipertensione
- Iperlipidemia
- Storia di profonda trombosi delle vene o embolia polmonare
- Artrite reumatoide
- Anemia
- Lieve cirrosi
- Epilessia
- Malattie della tiroide
- Diabete Mellito
- Storia di chirurgia bariatrica
- Allattamento al seno (Taneepanichskul e Brito)
- Post aborto (primo o secondo trimestre)
Controindicazioni
L'impianto contraccettivo non dovrebbe essere usato nelle seguenti situazioni:
- Gravidanza
- Malattie del fegato inclusa grave cirrosi o tumori del fegato
- Storia personale di cancro al seno
- Sanguinamento vaginale anormalo non diagnosticato
- Allergia o ipersensibilità a qualsiasi materiale dell'impianto
Efficacia
La frequenza della gravidanza con l'impianto è 0.05% che è leggermente più bassa che con lo IUD al levonorgestrel (0.2%) e lo IUD al rame (0.6%).
Effetti collaterali
La più comune complicazione è dolore nel punto dell'inserzione, che avviene in meno del 3% delle utenti, secondo uno studio. Il dolore è generalmente passeggero e si risolve col tempo.
Altre non comuni complicazioni includono che l'impianto venga trattenuto nell'applicatore ad ago, sanguinamento o rossore nel punto dell'inserzione e formazione di ematoma. Una contusione dopo l'inserzione è possibile e dovrebbe risolversi entro pochi giorni.
Effetti collaterali dell'impianto, non collegati all'inserzione dell'impianto, sono stati analizzati in uno studio che includeva 942 soggetti. La ragione più comune che portava (13.6%) una donna a interrompere l'uso dell'impianto erano effetti collaterali come mal di testa, aumento di peso, acne, dolore al seno, labilità emozionale e dolore addominale.
Un altro 11% di donne citano irregolarità di sanguinamento indesiderabili come ragione per interrompere. La più comune irregolarità era sanguinamento infrequente (33.3%), seguita da amenorrea (21.4%), sanguinamento prolungato e sanguinamento frequente.
Fonte: Medscape
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22 settembre 2014