Lavorare al videoterminale (computer): disturbi oculo-visivi
L'attività a computer può detreminare affaticamento oculo-visivo i cui principali fattori di rischio sono la inadeguata correzione delle lenti, le condizioni microclimatiche e di illuminazione sfavorevoli e tempi prolungati di utilizzo
Le problematiche di salute legate all'attività comportante utilizzo di computer (unità video) interessano principalmente 3 apparati: quello oculo-visivo, osteoarticolare e psicologico. In questa prima parte analizziamo quelle oculo-visive.
Vorrei subito togliere ogni dubbio riguardo il peggioramento della capacità visiva a seguito di lavoro a pc. I difetti di rifrazione (miopie, ipermetropie, astigmatismi) non peggiorano se un lavoratore trascorre molte ore al computer.
Eventualmente se non corretto o mal corretto il lavoratore può accusare disturbi legati alla cattiva o mancata correzione.
Le problematiche maggiori si riscontrano con i disturbi della motilità oculare: alterazioni, anche lievi, della motilità oculare (il sistema che garantisce i movimenti degli occhi ed il meccanismo dell'accomodazione-convergenza) possono determinare "stanchezza visiva" che, con un termine scientifico definiremo "astenopia".
Anche fattori extra oculari possono aggravare o scatenare una astenopia. Ad esempio scarse o eccessive condizioni di illuminazione, la presenza di abbagliamenti o riflessi sul monitor sia essi determinati dall'illuminazione artificiale che naturale.
Anche le condizioni microclimatiche possono condizionare disturbi astenopici (temperatura, umidità dell'aria), soprattutto per chi utilizza lenti a contatto.
In alcuni soggetti inoltre è scarsa la produzione lacrimale, condizione che può aggravare il senso di secchezza. Infine i tempi di utilizzo del pc: trascorrere molte ore con una visione ravvicinata e protratta é la principale causa di stanchezza visiva.
Le visite di idoneità sono previste dal titolo VI del Decr. Leg.vo 626/94 e dall'art. 21 della Legge 422/2000 e sono previste.
Qualora il lavoratore operi a videoterminale per un tempo superiore alle 20 ore complessive settimanali (4 ore medie al giorno) è d'obbligo la sorveglianza sanitaria. Le visite devono essere corredate da un esame della vista e degli occhi.
In genere il medico competente utilizza un ortoanalizzatore (uno strumento di screening visivo) o invia allo specialista oculista per un controllo oculistico e ortottica (della motilità oculare).
La periodicità delle visite è biennale sopra i 50 anni e ove presenti prescrizioni. In tutti gli altri casi è quinquennale (salvo controlli più ravvicinati stabiliti dal medico competente).
Problematiche osteoarticolari (parte seconda)
L'attività a computer spesso determina sindromi dolorose alla struttura osteomuscolare della parte alta del corpo, dovuta a posture incongrue o scelta di arredi inadeguati
Problematiche psico-sociali (parte terza)
Esistono fattori lavorativi di stress che si interscambiano con fattori individuali di personalità: la genesi dello stress
Infortuni sul lavoro e malattie professionali - INAIL
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Dott. Cristiano Ravalli Medico Chirurgo - Odontoiatra - Specialista in Medicina del Lavoro Esperto del Ministero della Salute per il Programma E.C.M. Consulente Tecnico del Tribunale di Milano n. 9847 Piazza Gerusalemme, 4 - 20154 - Milano Tel./Fax 02/3452021 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pagina aggiornata il 30/8/2006