Gravidanza, amniocentesi sarà sostituita dall'analisi del sangue della madre
La mappa del dna di un feto è stata ottenuta grazie all'analisi di un semplice campione di sangue prelevato alla madre. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.
Se l'accuratezza dei risultati dovesse essere confermata, la notizia assumerà una certa importanza perché consentirà di procedere alla diagnosi prenatale senza sottoporre la madre e il feto ad esami invasivi che portano con sé anche un certo grado di rischio.
Occorrerà quindi che a questo primo risultato, ottenuto dai ricercatori dell'Università di Standford coordinati da Stephen Quake, facciano seguito ulteriori verifiche in merito alla sicurezza dei risultati.
L'utilizzo dell'amniocentesi, una delle pratiche attualmente più in uso, contempla un rischio di aborto pari ad un caso ogni 200 gravidanze.
La procedura dell'amniocentesi, che si può eseguire dalla 16a settimana di gravidanza, consiste nel prelievo di una piccola quantità di liquido amniotico, quello che protegge il feto.
L'analisi successiva delle cellule consente di diagnosticare precocemente molte anomalie cromosomiche (ma non tutte) che alla nascita del bambino potrebbero procurare delle malattie come la sindrome di Down.
Ma, anche se indolore, l'accertamento, come dicevamo, porta con se qualche rischio per il feto. Ecco quindi che il lavoro dei ricercatori di Standford assume la sua importanza.
C'è da dire che la diagnosi prenatale dovrebbe interessare solo quelle coppie disponibili ad abortire in caso di difetti genetici del feto, per tutte le altre il problema non si dovrebbe neppure porre.
Per approfondire:
Amniocentesi gratuita solo dopo altri esami del sangue
L'amniocentesi, Diagnosi precoce delle anomalie fetali
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7 luglio 2012