OGM: Organismi geneticamente modificati come riconoscerli
Ogm, le informazioni per riconoscerli
Definizione di OGM
Gli OGM (organismi geneticamente modificati) sono una combinazione del patrimonio genetico di un organismo ospite, con un tratto di DNA di un organismo donatore.
Gli organismi geneticamente modificati possono essere sia animali sia vegetali che una loro combinazione.
La funzione principale del DNA è di produrre proteine, quindi nelle piante geneticamente modificate vi saranno "nuove" proteine per le quali l'organismo umano non è stato mai in contatto.
Gli OGM immessi sul mercato, destinati all'alimentazione, possono provocare un aumento delle risposte allergiche, in special modo nei lattanti, bambini e immunodepressi.
Gli studi sugli OGM per il momento non hanno ancora portato ad avere certezze e garanzie sulla loro innocuità; per questo motivo numerosi stati, tra cui l'Italia, hanno bandito l'uso di tali prodotti nei bambini fino a tre anni.
Le sementi, modificate geneticamente, più diffuse sono:
- Mais Starlink, prodotto dall'Aventis, è velenoso per un bruco ed altri insetti. Nel 1998 ne era stata approvata la produzione per il solo uso animale. Nel 2000 ricerche effettuate in USA stabilirono che il mais tradizionale era contaminato per il 25% di Starlink, nel 2001 la contaminazione passò al 75%.
- Mais BT, questo mais grazie al gene di un batterio (Bacillus Thuringiensis) è capace si secernere naturalmente un antiparassitario, che lo rende resistente ad alcuni insetti.
- Soia Roundup Ready, prodotto dalla Monsanto, è resistente ai diserbanti "Roundup" anch'essi prodotti dalla stessa multinazionale. Questi speciali sementi permettono ai coltivatori di usare in maniera indiscriminata i diserbanti prodotti dalla Monsanto, sicuri che essi elimineranno ogni specie vegetale tranne la loro soia.
LEGISLAZIONE ITALIANA SUGLI OGM
Alimenti per bambini.
Con il DPR 128 del 26 maggio 1999, è stato sancito il divieto d'utilizzo di prodotti costituiti o contenenti OGM nei prodotti alimentari destinati ai lattanti e bambini fini ai tre anni d'età (ad eccezione dei latti compresi quelli vegetali, soia, per i quali si applica un altro decreto).
Il DPR è stato nel maggio 2000 cosi modificato: "il pdr 128 apporta alcune modifiche in materia di alimenti a base di cereali e di altri alimenti destinati ai bambini e ai lattanti....stabiliscono l'elenco degli antiparassitari il cui impiego, rappresenta un rischio per la salute dei bambini, sarà vietato in assoluto nel trattamento dei prodotti agricoli utilizzati come materia prima per la preparazione dei prodotti, fermo restando il divieto totale di prodotti geneticamente modificati. Fissa come ultimo termine giugno 2000 come ultimo termine per il consumo di prodotti non più conformi....
Latti animali e di soia.
Per i latti artificiali compresi quelli di soia, è giunta a revisione la legge 500/94 che prescrive il divieto di utilizzare materie prime transgeniche, in armonia con il DPR 128/99.
Visto il decreto ministeriale n.500, 6 aprile 1994: "vieta che organismi geneticamente modificati siano contenuti negli alimenti per lattanti e negli alimenti di proseguimento. Dispone che gli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento non debbano contenere alcune sostanze in quantità tale da poter nuocere alla salute dei lattanti e dei bambini....vieta la commercializzazione dei prodotti non conformi alle disposizioni previste dal regolamento a decorrere dal 1 luglio 2002.
CONSIGLIO DEL FARMACISTA
Per una mamma indaffarata, districarsi tra DPR e vari articoli di legge è assai difficoltoso. La non conoscenza di queste particolari norme è diffusa anche tra i professionisti del farmaco.
Le ditte produttrici dei prodotti alimentari per l'infanzia, salvo la lodevole eccezione della Plasmon, non mettono in risalto con chiari simboli la presenza o meno degli OGM.
Che fare? Consiglio alle mamme di segnarsi su un foglietto di carta questi due codici numerici: 500/94 128/99 Il primo (500/94), deve essere presente sulle confezioni dei latti anche quelli di soia.
Il secondo (128/99), si deve trovare in tutti gli altri prodotti per l'infanzia. La presenza di questi due codici sono l'unica tutela che hanno i consumatori. Controllate.. controllate.. controllate..
Se trovate, sugli scaffali dei supermercati o delle farmacie, prodotti alimentari per l'infanzia privi dei summenzionati codici lasciateli dove si trovano!
Le leggi attualmente in vigore permettono l'utilizzo di ingredienti geneticamente modificati fino all'1% del peso totale.
Quindi è possibile far assumere ai lattanti e ai bambini una quantità di OGM pari all'1% del peso dei prodotti acquistati.... questa è la legge!
Negli altri paesi della comunità europea le cose vanno anche peggio....accontentiamoci.
ALIMENTI BIOLOGICI COSA SONO I PRODOTTI BIOLOGICI
I prodotti biologici sono realizzati da sementi non OGM, dove non siano stati usati durante la coltivazione, lo stoccaggio, la raccolta e la trasformazione trattamenti a base di fertilizzanti chimici o pesticidi. Comprare prodotti biologici, significa anche preservare l'ambiente.
L'agricoltura biologica difende la bio-diversità, quindi il mantenimento di tutte le specie vegetali che si conoscono. Le sementi OGM sono sterili, e gli agricoltori che le utilizzano sono costretti ad ogni nuova semina ad approvvigionarsene alla multinazionale che li produce e li distribuisce globalmente.
L'immediata conseguenza di questo diverso modo di concepire l'agricoltura, sarà che gli ingredienti di base dei prodotti alimentari avranno le medesime caratteristiche chimiche e organolettiche in tutto il mondo, disperdendo cosi un patrimonio di sapori, gusti.. cultura.
Altro pericolo da non trascurare è che con la diffusione incontrollata degli OGM, si stanno progressivamente contaminando anche le culture "tradizionali", con conseguenze ambientali imprevedibili.
DEFINIZIONE DEI VARI TERMINI POSTI IN ETICHETTA NEI PRODOTTI ALIMENTARI PER L'INFANZIA
- "Agricoltura biologica", possono definirsi tali, tutti i prodotti che contengono almeno il 95% degli ingredienti provenienti da agricoltura biologica.
- "Da agricoltura biologica", se la percentuale dei prodotti provenienti da agricoltura biologica è compresa tra il 75 e li 95%.
- "Oasi ecologica", definizione di fantasia adottata dalla ditta Plasmon per stabilire un certo grado di controllo nella produzione dei prodotti alimentari. Tale sigla non garantisce in nessun modo che il prodotto sia biologico.
- "Da filiera controllata", definizione adottata dalla ditta Dieterba per alcuni suoi prodotti, valgono le stesse considerazioni fatte per l'oasi ecologica Plasmon.
CONSIGLIO DEL FARMACISTA
Comprate possibilmente solo i prodotti dove vi sia riportato in etichetta "AGRICOLTURA BIOLOGICA".
Fate molta attenzione alla sigla "DA AGRICOLTURA BIOLOGICA", perché la piccola preposizione "DA" significa che il prodotto ha un grado di purezza meno elevato.
I prodotti alimentari biologici per bambini non costano di più di quelli "normali"; si può ben dire in questo caso che il prezzo è una "variabile indipendente".....dalla qualità. Controllate sempre che sulla confezione vi sia la sigla "a norma del DPR n.128 del 1999" per gli alimenti, e la sigla 500/94 per i latti.
Aggiornamento al 17-11-2002
La multinazionale Nestlè ha dichiarato ufficialmente, che tutti i suoi prodotti sono in linea con quanto previsto e richiesto dai regolamenti del settore, e che "la mancata citazione del riferimento ai Decreti in questione sulle confezioni dei nostri prodotti, è motivata unicamente dal fatto che sia il DPR.500 che il DPR 128 non richiedono e non prevedono che i prodotti da essi regolamentati, riportino sulle confezioni alcun riferimento". Come commentare queste affermazioni?
Forse la Nestlè fra le circa trenta leggi che regolano il settore ha trovato la scappatoia per non riportare sulle confezioni i decreti in questione.
Tutte le altre ditte che commercializzano prodotti per l'infanzia riportano sulla quasi totalità delle loro confezioni i due decreti.
Temo che la Nestlè non tenga in dovuta considerazione l'esigenza di chiarezza che tutti i consumatori vogliono avere.
Salvelocs seguirà con attenzione l'evolversi della situazione e terrà tutti informati. L'unica arma che hanno i consumatori per difendersi e affermare i propri diritti è quella di non acquistare gli alimenti per l'infanzia prodotti dalla Nestlè.
dott. Cesare Augusto De Silvestri
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Pagina aggiornata il 22/5/2005