L'elevato consumo di alcolici
Dal momento che l'alcol etilico non è un costituente del nostro organismo, deve essere metabolizzato, cioè trasformato in sostanze a noi simili e questo lavoro viene svolto dal fegato.
Quest'organo impiega circa due ore per metabolizzare un bicchiere di vino da 150 ml. Quanto maggiore è la quantità della bevanda alcolica assunta, tanto più lungo e intenso sarà l'impegno del fegato, che viene così distolto da altre funzioni essenziali.
Questo dà luogo a squilibri nutritivi, problemi di tossicità nonchè di dipendenza.
L'alcol etilico è una sostanza tossica per l'organismo e sono numerosi i danni che arreca quando è consumato in eccesso: al fegato, al sistema nervoso, all'apparato digerente. Favorisce inoltre l'obesità poiché apporta molte calorie.
D'altra parte aspetto non trascurabile è che il vino è parte integrante della tradizione alimentare italiana e sembra anche che in piccole dosi possa avere una certa azione positiva, con effetti favorevoli e protettivi sull'apparato digerente e soprattutto su quello cardiovascolare (grazie ad alcune componenti minori, presenti però solo nel vino rosso).
Purtroppo gli effetti negativi procurati dall'alcol iniziano a quantità molto basse, ed è difficile definire la dose che se ne può assumere senza averne danni.
Se una persona è in buona salute e non è in sovrappeso può concedersi il piacere di consumare a tavola un po' di vino non superando i 450 ml al giorno se uomo, e i 300 ml se donna. Dovrebbe invece essere evitato il consumo di superalcolici.
Per la particolarità del metabolismo nei primi anni di vita, deve essere assolutamente vietato l'uso di alcol nel bambino.
Dannosa e ad alto rischio la pratica, purtroppo diffusa, di "iniziare" al vino o agli assaggi di alcolici; attenzione va posta anche al rischio che il bambino consumi abitudinariamente dolci preconfezionati che contengono alcol in dosi signifi cative.
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Pagina aggiornata il 9 maggio 2006