Disabili e lavoro: i permessi dal 3° anno al 18° anno di vita
I genitori, in alternativa tra di loro, hanno diritto a tre giorni di permesso mensile retribuito accreditato figurativamente (1).
Gli istituti previdenziali ritengono che i tre giorni possano essere fruiti in maniera continuativa nell'arco del mese ovvero possano essere ripartiti fra gli stessi genitori, anche con assenze contemporanee degli stessi (ad esempio: 1 giorno la madre e 2 giorni il padre, un giorno dei quali fruito insieme alla madre).
I permessi non fruiti in un mese non possono essere cumulati con quelli spettanti in un mese successivo.
Al genitore richiedente spetta anche se l'altro non ne ha diritto o se nella famiglia vi siano altri soggetti in grado di prestare assistenza. I genitori beneficiari possono essere anche adottivi o affìdatari (2).
Inoltre, il diritto può essere concesso anche a un parente (3) o affine (4) entro il 3° grado:
- se lavoratore dipendente;
- se assiste il minore con continuità ed esclusività;
- a condizione che non vi siano ne madre ne padre, o comunque non siano in grado di provvedere all'assistenza del figlio.
Pubblicato marzo 2005
(1) La contribuzione figurativa è in vigore dal 28.3.2000; legge 53/2000.
(3) I gradi di parentela si computano (art. 76 c.c..) conteggiando, per la parentela in linea diretta, le generazioni, dal capostipite (escluso) al parente considerato; ad esempio, la parentela nonno/nipote è di 2° grado, quella madre/figlio di 1° grado, e così via.
In linea collaterale, invece, si deve risalire dalla persona, generazione per generazione, al capostipite comune e poi così ridiscendere alla persona interessata, sempre escludendo dal conteggio il capostipite: ad esempio, il rapporto di parentela tra fratelli è di 2° grado, quello zio/nipote è di 3° grado, quello tra cugini è di 4° grado (perciò esclusi dai benefici della legge).
(4) L'affìnità è il rapporto che unisce un coniuge con i parenti dell'altro coniuge (art. 78 c.c.). Il grado di affinità è il medesimo che il coniuge ha con il proprio parente: il grado di affinità suocero/nuora o suocera/genero è di 1° grado; quello tra cognati è di 2° grado e così via.
Si sottolinea che gli affini di un coniuge non sono affini tra loro: così ad esempio la moglie del cognato di una persona non è affine con quest'ultima.