Farmaci e allattamento
Quasi tutti i farmaci assunti dalla madre passano nel latte, dove raggiungono però concentrazioni molto inferiori a quelle che hanno nel plasma materno, tanto che le piccole dosi di farmaco che il bambino può assumere attraverso il latte in genere non arrivano ad avere un effetto «farmacologico» e quindi non rappresentano un pericolo per il bambino.
In qualche caso però, anche se a dosi basse, i farmaci possono essere dannosi: è indispensabile quindi che la madre quando allatta non assuma mai alcun tipo di farmaco se non su indicazione medica (compreso le medicine così dette "alternative" di cui non si conosca la composizione e di cui non sia stata studiata e resa nota la possibilità di effetti tossici).
Sono compatibili tutti i farmaci utilizzati in età pediatrica.
Sono molti i fattori che in fluiscono sul passaggio o no nel latte di certi farmaci: la dose, la frequenza e la via di somministrazione alla madre, la quantità di latte assunta dal bambino nell'arco della giornata, il tempo intercorrente fra la poppata e l'assunzione del farmaco, oltre naturalmente alle caratteristiche del farmaco.
Per quanto concerne l'uso della pillola contraccettiva va detto che esiste in commercio una pillola (Cerasette) contenente solo un progestinico che può essere prescritta senza effetti collaterali sulla quantità e qualità del latte.
Vedi: Interazione fra farmaci e alimenti
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Allattamento al seno e contraccezione . Aggiornamenti
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Pagina aggiornata il 12 settembre 2006