La Toxoplasmosi in gravidanza. Dove curarla? Ecografia trasnucale
La Toxoplasmosi in gravidanza Nello stato di gravidanza alla 12° settimana nella mia ragazza è stato riscontrato un valore di 527 di toxoplasmosi.
Potrebbe averla contratta precedentemente, avendo ancora valori di toxo sensibili? Che rischi corre il feto? Quale controlli e esami deve fare? Quale centro è il migliore in italia e a chi oltre al nostro ginecologo possiamo rivolgerci?
RISPOSTA
In mattinata ci occuperemo del vostro problema, che va affrontato abbastanza rapidamente.
Più tardi useremo il numero di telefono che ci date per contattarvi, portate con voi le analisi in modo da poterci dare i dati esatti. Intanto vi segnaliamo che all'Università di Pisa, all'interno della Facoltà di ostetricia e ginecologia si trova un dipartimento denominato "medicina della procreazione e dell'età evolutiva" che si occupa di malattie infettive in gravidanza, e potrebbe essere un'idea utile quella di recarsi lì stamattina e porre la richiesta di parlare subito con qualcuno che si occupa di toxoplasmosi.
Dalle notizie che ci avete scritto non riusciamo a capire effettivamente se c'è rischio o no ma un servizio specialistico lo può fare e al massimo è un viaggio a vuoto perchè non c'è nessun problema e può essere utile per tranquillizzarvi.
La Toxoplasmosi in gravidanza: precauzioni
Sono entrata nella 21 settimana di gravidanza e faccio mensilmente il toxotest. Volevo avere la certezza su alcune precauzioni che sto prendendo:
1) oltre a non mangiare salumi ed insaccati di ogni genere, non mangione anche la carne di maiale, anche se cotta (tipo braciola): è giusto o è una precauzione inutile?
2) mangio la frutta sempre sbucciata: mi è stato detto, però, che anche l'arancia, il kiwi, la banana ecc., se pur private della loro buccia, dovrei comunque lavarle, perché nel momento che tolgo la buccia o con le mani o con il coltello...il frutto ne potrebbe rimanere contagiato. E' giusto tale accorgimento o è un eccesso?
3) C'è chi dice che i crostacei, molluschi, frutti di mare ecc. non li posso mangiare, anche se ben cotti. La mia ginecologa invece mi ha detto che posso mangiarli tranquillamente (tipo in un piatto come la paella). Come mi devo comportare?
RISPOSTA
In realtà gli insaccati sono pericolosi solo se gli allevamenti da cui provengono non sono controllati, e quindi in caso di frode alimentare. La precauzione che prendi è comunque ragionevole, vista l'impossibilità di essere sicuri.
Onestamente non so perchè hai problemi con la frutta. Essa cresce sugli alberi ed essendo che la toxoplasmosi, oltre che con la carne cruda, si trasmette con le feci dei gatti, mi sembra difficile che possa essere contaminata. Non ho mai sentito dire, peraltro, che la frutta vada lavata dopo essere stata sbucciata, l'unica può essere, forse di non toccare la banana con le stesse mani della buccia, perchè può essere stata esposta durante i lunghi viaggi.
Non esiste controindicazione per i frutti di mare, solo, a volte, gli allergologi, nelle famiglie con predisposizione all'allergia, ne sconsigliano il consumo sia in gravidanza che durante l'allattamento perchè il feto prima e il neonato poi non venga esposto troppo presto agli allergeni. Per il resto non esiste nessuna controindicazione se non l'idea che sono cibi, soprattutto se crudi, ad alto rischio per tossinfezioni alimentari. Ovviamente la cottura scongiura la grande maggioranza di questi rischi, anche se non tutti.
L' ecografia trasnucale
Ho sentito parlare di una nuova tecnica diagnostica per le malattie genetiche che si chiama ECOGRAFIA TRANSNUCALE . Vorrei sapere in cosa consiste, se è vero che per la certezza dei risultati può essere considerata sostitutiva dell'amniocentesi, se anch'essa viene fornita gratuitamente dal servizio sanitario dopo i 35 anni di età , se e dove è possibile sottoporsi a tale esame a Milano.
RISPOSTA
Ti riferisci all'ecografia per valutare la traslucenza nucale, cioè lo spessore della plica dietro il collo del feto, che il più delle volte è modificata nei feti affetti da sindrome di Down. Attualmente, nella maggioranza dei servizi essa è inserita in un gruppo di analisi che si chiama "bitest" e che prevede anche due prelievi del sangue.
Questi dati vengono inseriti in un sistema informatico che ricalcola un rischio più personalizzato per quel bambino. Se il rischio è maggiore di uno a trecento, di solito, si consiglia di eseguire l'amniocentesi e la si pratica gratuitamente.
Il problema di questo tipo di esame è che la risposta 1 a trecento, per esempio, vuol dire "su trecento bambini con questa alterazione uno è sicuramente Down" che non vuol dire che il tuo lo sia. La risposta 1 a 2000 vuol dire che "su duemila bambini con questa alterazione uno è Down", ma questo, anche se è più rassicurante, non vuol dire che tuo figlio non lo sia.In altri termini fra una probabilità e una certezza c'è una certa differenza. Inoltre dopo i 35 anni il rischio è gia alto per età e non si consiglia più.
Cionostante, se non hai voglia di fare l'amniocentesi e sei disposta, insieme al papà del bambino, ad accontentarti di una probabilità, puoi usare questi esami indiretti. Potresti chiedere una consulenza genetica all'Ambulatorio della Clinica Mangiagalli, nella tua città, telefono 02/57992319-2321, e parlare con loro dei tuoi dubbi. A Roma il bitest si fa sotto ai 35 anni, fra la 12 e la 13 settimana ed è gravato di un ticket di 44 euro circa.
Toxoplasmosi: quando fare l'analisi
Sono incinta alla 8° settimana, io possiedo un cane e mi continuo a domandare se sia giusto effettuare tutti gli esami di controllo soltanto a fine febbraio (come prescritto dalla mia ginecologa) compreso anche quello della toxoplasmosi
RISPOSTA
Non hai mai fatto l'esame per la toxoplasmosi ? E' il momento giusto per farlo. Se è negativo puoi ripeterlo ogni trenta quaranta giorni senza pagare il ticket. In questo caso a fine febbraio saresti già alla prima ripetizione. Gli altri forse possono aspettare....
Il mio compagno ha avuto la toxoplasmosi
Vorrei sapere quali sono gli esami da fare per capire se ho già avuto la toxoplasmosi, e nel caso io l'abbia già avuta quali sono i rischi che correrei in un'eventuale gravidanza? Recentemente il mio fidanzato è stato ricoverato per un intervento chirurgico e dagli esami a cui è stato sottoposto è risultato che lui ha già avuto la toxoplasmosi, il dottore gli ha detto di fare presente questa cosa al dottore che ci seguirà quando vorremo avere dei figli, vorrei sapere perchè.
RISPOSTA
Devi, se credi, eseguire il test IgG e IgM per la toxoplasmosi. Se l'hai già avuta non c'è problema, perchè hai gli anticorpi e questi proteggeranno il feto. Se non l'hai mai avuta devi stare attenta in gravidanza a non mangiare verdura cruda mal lavata, carne poco cotta, salumi di provenienza non chiara e alimenti contaminati con le feci dei gatti. Comunque le madri negative ripetono l'esame ogni trenta quaranta giorni e se si infettano possono fare una terapia antibiotica.
Non so perchè il tuo ragazzo debba far presente il suo stato. Sinceramente è la prima volta che sento una cosa del genere. Eccesso di zelo da parte del collega?
Mia moglie è incinta e abbiamo un cane
Mia moglie è incinta alla 11° settimana e vorrei sapere se puo'contrarre la toxoplasmosi tramite la saliva del nostro cane.
RISPOSTA
Nella saliva del cane non può esservi nessuna fonte di contagio, ma il cane quando va per la strada mette il muso ovunque e può contaminarsi con feci di gatto. E' una fonte un po' improbabile di contagio ma, se ci permette una battuta, vorremmo consigliarle di riprendere a baciare il cane solo a gravidanza terminata.
La toxoplasmosi e il gatto che passeggia sulla scrivania
Sono incinta alla 14° settimana e non ho mai contratto la toxoplasmosi, mi chiedevo se il contatto con gatti randagi o con luoghi frequentati da gatti possono essere fonte di contagio. Vi faccio questa domanda perchè è entrato in ufficio un gatto randagio e ha camminato sulla mia scrivania.
RISPOSTA
Per contrarre la toxoplasmosi bisogna ingerire per bocca le oocisti che si trovano nelle feci dei gatti. E' molto difficile che ciò avvenga perchè un gatto ha camminato sulla tua scrivania. Lavati le mani prima di mangiare e non ti mettere le mani in bocca...Non ti preoccupare, il contagio è più difficile di quanto possa sembrare.
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Pagina aggiornata il 28/5/2005